La legge contro l’usura ha introdotto un limite ai tassi di interesse applicabili alle operazioni di finanziamento oltre il quale i tassi stessi sono considerati usurari. Ai sensi delle norme, è la Banca d’Italia che stabilisce trimestralmente i tassi massimi d’interesse per un prestito o per un finanziamento superati i quali sussiste il reato di usura.
Dal maggio del 2011 si è stabilito che tale tasso soglia non debba superare il 25% del cosiddetto tasso effettivo globale medio, il TEGM, registrato nel trimestre precedente e relativo a una determinata categoria di finanziamento, a cui si aggiunge un margine di altri 4 punti percentuali.
La differenza tra il limite e il tasso medio non può andare oltre gli 8 punti percentuali. La “nota metodologica per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della Legge sull’usura” approvata dalla Banca d’Italia nel luglio 2016, nella sua stesura integrale, è scaricabile al link.