17/12/24
Cooperfidi, sempre più strumenti e opportunità finanziarie
Intervista al presidente Guido Leonardelli, che auspica che si ricompongano presto le tensioni in particolare nella filiera del latte, nel segno dell’unitarietà: «Se le parti restano divise, i problemi aumenteranno e a farne le spese saranno le nuove generazioni di allevatori».
Promofondo, accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti, convenzione per il settore zootecnico. Sono sempre più numerosi gli strumenti che Cooperfidi mette a disposizione delle imprese associate per sostenerle nei percorsi di crescita o di difficoltà. E nuove altre opportunità arriveranno con il 2025, come anticipa in questa intervista il presidente Guido Leonardelli.
Presidente, in questi due anni, come sono cambiati gli asset su cui state lavorando?
Quando sono stati eletto, due anni fa, eravamo in ‘modalità straordinaria’ perché le nostre imprese socie stavano uscendo dal periodo di pandemia e stavano affrontando la grave crisi energetica. Ora siamo usciti da queste emergenze – pur avendo ancora uno scenario internazionale complesso a causa dei conflitti in corso – e possiamo programmare meglio il lavoro.
Qual è la priorità?
La prima conseguenza delle varie crisi superate è stata senz’altro l’innalzamento dei tassi d’interesse e quindi del costo del denaro. Il tema finanziario è entrato prepotentemente in tutte le aziende e questo ha coinvolto direttamente la mission di Cooperfidi. Con le imprese indebolite e l’aumento del costo di debiti e investimenti, il nostro ruolo di calmiere è diventato ancora più strategico.
Quali sono gli strumenti messi a disposizione delle cooperative e delle imprese agricole?
Tra i primi strumenti c’è stato Promofondo, il fondo di rotazione che consente alle cooperative di avere prestiti agevolati per garantire liquidità o coprire spese straordinarie. In secondo luogo, citerei l’accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti, che ha aperto la porta a investimenti per 25 milioni di euro a tassi molto agevolati che non assorbono il de minimis. Poi siamo corsi in aiuto del settore zootecnico, alle prese con una crisi di valore della filiera, offrendo una convenzione che di fatto dimezza il costo degli investimenti, prevedendo anche la possibilità di rimodulare i mutui già accesi per liberare liquidità.
Quali sono le traiettorie di operatività che interesseranno il 2025?
Stiamo lavorando sul tema del cambiamento climatico, che interessa tutti i settori dell’economia in modo trasversale. Cooperfidi rinforzerà la sua struttura per sostenere – anche attraverso la consulenza specifica – le imprese socie che caleranno nella pratica il tema sfidante degli ESG. Il nostro approccio sarà costruttivo: da questo nuovo obbligo normativo cercheremo ricavare le opportunità di crescita e cambiamento virtuoso a beneficio delle nostre imprese. Un altro ambito di lavoro per il 2025 sarà quello del passaggio intergenerazionale. Se ne parla tanto e da tanto, ma ora servono progettualità e strumenti che agevolino questa fase così complessa. Infine, dobbiamo impegnarci ancora sulla comunicazione: trovo ancora imprese cooperative e agricole che non sanno cosa facciamo e questo è un peccato perché siamo un’opportunità interessante per tutti.
Quali sono gli auspici per il nuovo anno?
Il mio auspicio è che si risolvano positivamente le tensioni in particolare nella filiera del latte, ma anche in quella del consumo. Rispettando le differenze di approccio e le opinioni di tutti, naturalmente, penso che sia importante ricomporre nel solco dell’unitarietà. Serve l’impegno di tutte le parti coinvolte a smussare gli angoli, altrimenti i problemi aumenteranno e a farne le spese saranno le nuove generazioni di allevatori. Non è impossibile ripartire. Pensiamo ai tempi dello scandalo del metanolo nei vini. La nostra viticoltura sembrava definitivamente distrutta ed invece siamo ripartiti da zero e abbiamo ricostruito, riuscendo a raggiungere l’eccellenza.
Non possono poi mancare gli auguri. A chi li rivolge, in particolare?
Ringrazio di cuore per il lavoro, la disponibilità e l’impegno il nuovo direttore, le collaboratrici, i collaboratori e i componenti del Consiglio di amministrazione. Tutti hanno dato il 110% e i risultati si vedono non solo nel bilancio, ma soprattutto nella considerazione del valore dei servizi che offriamo. I miei ringraziamenti si estendono a tutto il mondo della cooperazione, che è sempre molto collaborativo: operiamo con le stesse finalità e quindi riuscire a trovare sintesi e sintonia è particolarmente importante. Un grazie speciale anche agli assessori alla cooperazione Mario Tonina e all’agricoltura Giulia Zanotelli, con i quali abbiamo fatto un ottimo lavoro che sta portando buoni frutti. A tutti e a tutte auguri di buone feste.